Oltre la TV 📺

Oltre la TV 📺

Share this post

Oltre la TV 📺
Oltre la TV 📺
David Rossi, perché un colonnello dei Carabinieri è finito a giudizio?

David Rossi, perché un colonnello dei Carabinieri è finito a giudizio?

Pasquale Aglieco, dal comando a Siena al buen retiro in Tunisia. Un comportamento opaco e quei contatti con Selvaggia Lucarelli

Avatar di Antonino Monteleone
Antonino Monteleone
gen 23, 2025
∙ A pagamento
5

Share this post

Oltre la TV 📺
Oltre la TV 📺
David Rossi, perché un colonnello dei Carabinieri è finito a giudizio?
Condividi

Il Fatto Quotidiano, a seguire anche i principali giornali del paese, hanno dato la notizia del rinvio a giudizio, ottenuto dalla Procura di Genova, contro l’ex Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siena Pasquale Aglieco.

Era proprio lui, colonnello con una ricca carriera alle spalle fatta anche di esperienze all’estero, il massimo rappresentante dell’Arma nella città del Palio nel periodo più tormentato per Banca Monte dei Paschi di Siena culminato, ad avviso di chi scrive, ma non solo, con la morte di David Rossi, che della banca più antica del mondo è stato il potente capo delle relazioni esterne.

Ed era proprio lui una delle primissime persone ad essere presente sul luogo degli eventi. Una presenza documentata da qualche filmato e foto d’archivio, ma soprattutto dalla diligente verbalizzazione dell’equipaggio della prima volante della Polizia di Stato giunta sul posto.

Sul perché fosse arrivato così presto sul posto lo racconta nel luglio del 2018 a Selvaggia Lucarelli in un’intervista che aveva lo scopo mal celato di attaccare e delegittimare - tanto per cambiare - il mio lavoro a Le Iene. Ma su questo ci torno più avanti. Questo è il passaggio importante per capire perché oggi, Pasquale Aglieco, si trova in questo piccolo guaio.

Da Il Fatto Quotidiano del 22 luglio 2018 p. 17

Selvaggia Lucarelli: Che cos’è che le pesa di più in questa vicenda?
Pasquale Aglieco: Il fatto di passare per un corrotto in combutta con corrotti e per un omicidio. Ci sono momenti in cui vedi la trasmissione e dici: beh, potrebbero pure averlo buttato di sotto. Poi, nel mio caso specifico, sono pure arrivato lì per caso la sera in cui è morto Rossi, il passo successivo è quello.

S.L. In che senso per caso?
P.A. Ero in piazza della Posta, dal tabaccaio automatico a comprare le sigarette, a due passi da Montepaschi. Vedo passare una pattuglia della polizia, vado a vedere cosa fosse successo e trovo David Rossi lì, con l’ambulanza già sul posto.
Congelo la scena del ritrovamento del corpo, poi l’ufficio, che era in perfetto ordine. Le indagini poi non le ho condotte io, perché erano competenza della questura.

Ora si dà il caso che chiunque avesse avuto una conoscenza minima della geografia dei luoghi avrebbe subito drizzato un sopracciglio. Selvaggia Lucarelli non poteva, perché troppo poco sapeva. Siena, di persona, non l’aveva ancora vista bene.

Ho la prova di ciò che dico in una simpatica conversazione telefonica, di cui conservo la registrazione, intercorsa tra me e lei.
Lei aveva deciso, sempre per il Fatto, nell’aprile del 2018 di fare una specie di contro-inchiesta sul nostro lavoro. Accetto anche di fare un’intervista con lei nel corso della quale, con estremo sconcerto, prendo atto di quanto poco avesse cognizione degli atti contenuti nel fascicolo del pubblico ministero, ma - cosa ancora più sorprendente - di quanto poco fosse a conoscenza della conformazione dei luoghi, in questo caso del centro di Siena.

«L’ho visto su Google Maps» disse candidamente quando le chiesi da dove traeva alcune sue certezze. Facendo l’inviato da molti anni, consumando la suola delle scarpe, capii in quel momento che un confronto serio sarebbe stato impossibile.

Insomma Selvaggia Lucarelli nulla oppone alle dichiarazioni di Pasquale Aglieco. Eppure bastava conoscere gli atti perché emergesse il profondo contrasto tra lui che dice “di avere seguito una volante” per “curiosità” e il verbale della Polizia di Stato che parla di Aglieco «che arrivava sul posto contemporaneamente agli agenti».

Passano gli anni e Pasquale Aglieco farà un vero e proprio show davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David.
Il suo racconto - dopo un’iniziale intemerata contro il sottoscritto, della quale è chiamato a rispondere - sconvolge i parlamentari che lo ascoltano.
Confessa di avere operato sulla scena del delitto (quantomeno il delitto ipotizzato dalla Procura di Siena è l’istigazione al suicidio) senza delega, intervenendo - e qui succede il finimondo - sullo stato dei luoghi assieme ad alcuni pubblici ministeri che tira in ballo in modo piuttosto pesante.

Ma perché Aglieco, ad aprile, dovrà affrontare un processo per false informazioni al pubblico ministero?

Per via del contrasto tra ciò che lui ha inizialmente raccontato, Lucarelli compresa, e ciò che è emerso dalle indagini della Procura di Genova. Pasquale Aglieco non si trovava sulla scena “per caso”, ma era stato informato su ciò che era successo. Sapeva prima ancora di arrivare che quello che giaceva in vicolo di Monte Pio era il corpo senza vita di David Rossi.

In questo servizio riassumo tutta la vicenda nel dettaglio e potrete ascoltare come valorosamente, il colonnello, affronta le domande su questo argomento.

In più a ottobre del 2024 Pasquale Aglieco viene citato a giudizio, davanti al Tribunale di Varese, per i reati di diffamazione aggravata e sostituzione di persona, vedi più avanti.

Ma che c’entra Selvaggia Lucarelli?

In un mondo normale nulla. Ma nel “sottosopra” (cit.) può succedere di tutto. Quindi pur di alimentare la sua nobilissima crociata contro una trasmissione che le ha negato la ribalta, “Le Iene”, si sia affidata - incautamente - a due “fonti” non proprio disinteressate.

Nella foto che vedete c’è Selvaggia Lucarelli che, in una cena nella Nobile contrada dell’Oca, si trova con Pasquale Aglieco e la di lui compagna, Anna Ascani e Antonio Degortes, il figlio del fantino “Aceto”.

Sia Degortes che Aglieco, in questi anni, hanno proposto più volte querele contro il sottoscritto. Tutte archiviate. Entrambi hanno anche proposto azione civile. Quella di Aglieco si è già risolta in un nulla di fatto. Quella di Degortes, si vedrà.

Va detto che io ho querelato entrambi, a vario titolo. Antonio Degortes per una inaccettabile campagna diffamatoria. Pasquale Aglieco per qualcosa di ben più grave, ma andiamo avanti.

Chi ha carpito la fiducia di Selvaggia Lucarelli…

Questo post è per abbonati a pagamento.

Già abbonato a pagamento? Accedi
© 2025 Antonino Monteleone
Privacy ∙ Condizioni ∙ Notifica di raccolta
Inizia a scrivere.Scarica l'app
Substack è la casa della grande cultura

Condividi